“No campo, no part(y)te”. Lo slogan sembra calzare a pennello sulla questione campo sportivo di Palmi.
Sembrava tutto troppo bello. La promozione in Eccellenza dopo un solo anno di purgatorio. Un entusiasmo ritrovato. Ed una dirigenza con le giuste credenziali per fare bene e guardare al futuro con il giusto ottimismo. Ma qualcosa è girato storto e il sogno sembra poter svanire. Il lungo tiro e molla, nel pomeriggio di lunedì scorso, è giunto all’epilogo, forse più scontato viste le avvisaglie degli ultimi giorni, ma anche più sofferto. La decisione assunta dal presidente Pino Carbone e dall’intera dirigenza della Us Palmese 1912 è solo la punta di una piramide figlia di una serie di eventi negativi che ne hanno costituito le fondamenta. Finché non ci saranno certezze sul futuro delle strutture sportive a Palmi, la Palmese calcio torna nelle mani dell’amministrazione comunale. Ad oggi questa è l’unica cosa certa. Nell'edizione di domani tutti i dettagli della vicenda
“No campo, no part(y)te”. Lo slogan sembra calzare a pennello sulla questione campo sportivo di Palmi. Sembrava tutto troppo bello. La promozione in Eccellenza dopo un solo anno di purgatorio. Un entusiasmo ritrovato. Ed una dirigenza con le giuste credenziali per fare bene e guardare al futuro con il giusto ottimismo. Ma qualcosa è girato storto e il sogno sembra poter svanire. Il lungo tiro e molla, nel pomeriggio di lunedì scorso, è giunto all’epilogo, forse più scontato viste le avvisaglie degli ultimi giorni, ma anche più sofferto. La decisione assunta dal presidente Pino Carbone e dall’intera dirigenza della Us Palmese 1912 è solo la punta di una piramide figlia di una serie di eventi negativi che ne hanno costituito le fondamenta. Finché non ci saranno certezze sul futuro delle strutture sportive a Palmi, la Palmese calcio torna nelle mani dell’amministrazione comunale. Ad oggi questa è l’unica cosa certa. Nell'edizione di domani tutti i dettagli della vicenda
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