Il Consiglio comunale di San Lorenzo è giunto al capolinea.
Il mancato ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Pasquale “Lillo” Sapone, ha posto fine all’esperienza politico-amministrativa con un anticipo di poco meno di due anni rispetto alla scadenza naturale. Nel caso di specie lo scioglimento scatta automaticamente. A stretto giro di posta verrà inviato dalla prefettura un commissario, cui sarà affidato il compito di pilotare il Comune verso il primo appuntamento elettorale utile (maggio 2014?).
La giornata della verità ha visto Sapone impegnato in una serie di colloqui. Al telefono il sindaco ha sentito ripetutamente i propri consiglieri, confrontandosi sulla richiesta pervenuta da parte del gruppo di dissidenti di “Democrazia e proposta”, da cui era stata avanzata la proposta di aprire un tavolo per verificare l’esistenza delle condizioni necessarie a ricompattare le forze e rilanciare l’azione di governo. Registrati umori e sensazioni, Sapone si è preso un’ulteriore pausa di riflessione prima di assumere la decisione definitiva. Nel tardo pomeriggio la comunicazione ufficiale: niente ritiro delle dimissioni, per cui tutti a casa.
Il Consiglio comunale di San Lorenzo è giunto al capolinea. Il mancato ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Pasquale “Lillo” Sapone, ha posto fine all’esperienza politico-amministrativa con un anticipo di poco meno di due anni rispetto alla scadenza naturale. Nel caso di specie lo scioglimento scatta automaticamente. A stretto giro di posta verrà inviato dalla prefettura un commissario, cui sarà affidato il compito di pilotare il Comune verso il primo appuntamento elettorale utile (maggio 2014?).La giornata della verità ha visto Sapone impegnato in una serie di colloqui. Al telefono il sindaco ha sentito ripetutamente i propri consiglieri, confrontandosi sulla richiesta pervenuta da parte del gruppo di dissidenti di “Democrazia e proposta”, da cui era stata avanzata la proposta di aprire un tavolo per verificare l’esistenza delle condizioni necessarie a ricompattare le forze e rilanciare l’azione di governo. Registrati umori e sensazioni, Sapone si è preso un’ulteriore pausa di riflessione prima di assumere la decisione definitiva. Nel tardo pomeriggio la comunicazione ufficiale: niente ritiro delle dimissioni, per cui tutti a casa.
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