
Ci sarà il processo per tutti i medici accusati di omicidio colposo per la morte di Sara Sarti, la bambina di quattro anni deceduta all'ospedale di Locri (Reggio Calabria) il 24 agosto 2009, in seguito a uno choc settico dopo che i medici il giorno prima l'avevano visitata e rimandata a casa. La pediatra dell'ospedale, Maria Teresa Sabatino, sarà giudicata con il rito abbreviato e il processo inizierà il 23 luglio. Mentre gli altri due medici del pronto soccorso Antonio Muscari e Vincenzo Speranza, saranno giudicati con rito ordinario. Prima udienza il 7 settembre. Soddisfatti i legali della famiglia della piccola, Giovanni Frullano ed Elena Mannucci: "Finalmente dopo quattro anni siamo arrivati a quello che chiedevamo. Un processo per fare luce su quanto accaduto e dimostrare che se si fosse intervenuti con perizia e tempestività Sara avrebbe potuto essere salvata". Al processo si arriva dopo un complesso iter giudiziario, una sorta di percorso a ostacoli per convincere la procura calabrese a esercitare l'azione penale. Alla fine dopo una lunga battaglia peritale tra le parti è stato il giudice per le indagini preliminari a disporre l'imputazione coatta per i medici. Il giudice per l'udienza preliminare ha infine respinto la richiesta dell'azienda ospedaliera di Locri di essere estromessa per la mancata notifica delle prove irripetibili visto che l'unica è stata l'autopsia sul corpo di Sara alla quale invece partecipò regolarmente con un proprio consulente.(ANSA)
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