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Confronto davanti al gup tra Pennisi e Silipo

Per venti minuti si sono ritrovati faccia a faccia per chiarire i contenuti di una chiacchierata che spazzerebbe via il reticolo di accuse che hanno avvolto Alberto Cisterna, il magistrato che da vice procuratore nazionale antimafia avrebbe appoggiato Luciano Lo Giudice, la mente imprenditoriale della famiglia mafiosa di Reggio capeggiata dal fratello Nino Lo Giudice “Il nano”. 
Per venti minuti Roberto Pennisi, magistrato di lungo corso della Procura nazionale antimafia, e Luigi Silipo, oggi al timone della Squadra Mobile di Torino e un passato da vice capo della Mobile reggina, hanno sostenuto un serrato confronto davanti al gup Cinzia Barillà. Un incrocio in aula che però non ha sortito alcun significativo sviluppo per fare luce sul caso Cisterna. Entrambi sono rimasti ancorati sulle loro posizioni, ieri più che mai in antitesi. Il sostituto della Dna Roberto Pennisi e il poliziotto Luigi Silipo non sono arretrati nemmeno di un millimetro rispetto alla rispettiva posizione. Anzi le distanze si sarebbero allungate al termine di un approfondito e meticoloso esame 

Per venti minuti si sono ritrovati faccia a faccia per chiarire i contenuti di una chiacchierata che spazzerebbe via il reticolo di accuse che hanno avvolto Alberto Cisterna, il magistrato che da vice procuratore nazionale antimafia avrebbe appoggiato Luciano Lo Giudice, la mente imprenditoriale della famiglia mafiosa di Reggio capeggiata dal fratello Nino Lo Giudice “Il nano”. Per venti minuti Roberto Pennisi, magistrato di lungo corso della Procura nazionale antimafia, e Luigi Silipo, oggi al timone della Squadra Mobile di Torino e un passato da vice capo della Mobile reggina, hanno sostenuto un serrato confronto davanti al gup Cinzia Barillà. Un incrocio in aula che però non ha sortito alcun significativo sviluppo per fare luce sul caso Cisterna. Entrambi sono rimasti ancorati sulle loro posizioni, ieri più che mai in antitesi. Il sostituto della Dna Roberto Pennisi e il poliziotto Luigi Silipo non sono arretrati nemmeno di un millimetro rispetto alla rispettiva posizione. Anzi le distanze si sarebbero allungate al termine di un approfondito e meticoloso esame 

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