Che alcuni dipendenti comunali di Locri utilizzassero le “carte di credito” per la fornitura di carburante ai mezzi dell’Ente come “bancomat” per fare il pieno della propria auto è notizia di qualche settimana fa. Ieri mattina se ne avuta una clamorosa conferma. Infatti dalla scheda consegnata a un operaio per fare il pieno alla motoape del Comune emergeva che era stata prelevata una quantità di carburante (38,52 litri) quasi quattro volte superiore a quanto il serbatoio del mezzo è in grado di contenere. Alle rimostranze del sindaco Giovanni Calabrese, l’uomo si è trincerato dietro uno scontato «avrà sbagliato il benzinaio»; si è comunque recato dal rifornitore, tornando in municipio con un “buono” di accredito a favore del Comune, per 28 litri di carburante. «Se dovesse emergere che le schede carburante sono state utilizzate impropriamente – ha affermato il sindaco – verranno presi i provvedimenti previsti in casi come questo, non escluso il licenziamento».