Il porto di Gioia Tauro continua nella sua galoppata di crescita. Un costante aumento di movimenti container che, però, è accompagnato dal crollo verticale di quelli via treno. In base agli ultimi dati in possesso di Medcenter Container Terminal, la società che gestisce le banchine dello scalo calabrese, i risultati sono chiari: dal 2011 ad oggi si è registrato un trend continuo di crescita di movimentazioni all’interno dello scalo, con l’azzeramento totale delle operazioni di trasporto ferroviario. E non è un modo di dire: nel 2011 si era arrivati a 138 movimentazioni che sono vertiginosamente scese nel 2012 fino a 20, per scomparire nell’anno in corso. Fino al 30 di giugno la voce registrava “zero” nel settore del trasporto ferroviario. Insomma dall’area portuale di Gioia Tauro di treni in partenza o in arrivo non se vedono più. Si può tranquillamente affermare che di operazioni di logistica a Gioia Tauro sono rimasti solo gli annunci che puntualmente i politici e i vari esponenti dei governi sono venuti a dare. Il crollo delle movimentazioni coincide con l’abbandono dello scalo da parte di Maersk che opera con un sistema di trasporto diverso rispetto alla compagnia (la sola) che porta i container a Gioia Tauro adesso: la Msc. Il piano nazionale della logistica doveva garantire il rilancio ma non c’è traccia, ma anche se fosse andato in porto chi sarebbe realmente e seriamente interessato adesso a movimentare merci con la tratta ferrata a Gioia?
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