Sono 14 i medici iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Locri per il decesso della 38enne Romina Amato. La donna, originaria di Brancaleone, è deceduta per un presunto caso di malasanità il 24 aprile scorso dopo due brevi ricoveri presso gli ospedali di Melito prima e Locri dopo. La salma di Romina Amato, per come anticipato nell’edizione di ieri di “Gazzetta del Sud”, è stata riesumata presso il cimitero di Brancaleone, dove era sepolta dall’aprile scorso, e trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Locri monitorata dai carabinieri della compagnia di Bianco e della stazione di Brancaleone, coordinati dal capitano Francesco Donvito. Il trasporto è stato deciso dal sostituto procuratore Sgueglia per velocizzare i tempi dell’esame autoptico e dei prelievi istologici da parte del pool di consulenti medico legali, la cui equipe, nominata ieri, è guidata dal dottor Pietro Tarzia ed è composta dai dottori Rocco Pistininzi, Mafalda Candigliota e Giovanni Santo Lio.
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