Un delitto d’impeto. O forse no, visto che l’assassino è andato a trovare la vittima armato di pistola. Gli investigatori stanno tentando di fare luce sull’ennesimo omicidio avvenuto in Aspromonte. Erano le 16.30 circa di ieri quando al ristorante “Donna Yolanda”, che si trova in contrada Forestale dei Piani d’Aspromonte, in territorio di Sant’Eufemia, si sono presentati due individui. Apparentemente due clienti come tanti. Ma vanno dritti dal proprietario, Giuseppe Arimare, 62 anni. E con lui cominciano a discutere animatamente. Lì vicino – a quanto sembra – non c’è nessuno, ma i toni del “confronto”si fanno a mano a mano più accesi. Dall’interno del ristorante, Bernardo Princi, genero del titolare, capisce che sta avvenendo qualcosa di grave e si precipita per dare manforte al suocero. Ma non ce la fa, incespica e batte la testa. E da lì, inerme, avverte il colpo di pistola. Un solo proiettile che colpisce al cuore Giuseppe Arimare, lasciandolo subito senza via di scampo. Sul posto, in un baleno, confluiscono i carabinieri sia di Delianuova che di Sant’Eufemia d’Aspromonte, poi quelli della Compagnia di Palmi e del Comando provinciale. All’origine del delitto, stando alle prime indagini, vi sarebbe il furto di un bovino.
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