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Consegnato a suor Carolina l'appartamento sottratto alle 'ndrine

gico reggio

Un  immobile confiscato 13 anni fa alla ‘ndrangheta ed assegnato al Comune, ceduto in comodato d’uso gratuito all’associazione onlus “Don Pino Puglisi ” di Bosco Sant’Ippolito, ristrutturato e ammodernato,  è diventato un centro di accoglienza e di recupero  per  i bisognosi. Un evento storico,  che si è potuto concretizzare grazie all’intervento concreto della Banca Popolare del Mezzogiorno con sede a Crotone che, per l’occasione, era rappresentata dal direttore generale Roberto Vitti, dalla dirigente Maria Alessandra Turino, e dal direttore della sede di Siderno Francesco Laganà. 
Ieri si è celebrata l’inaugurazione dei nuovi locali, al primo piano di un immobile sulla Statale 106, in località Borrello, pronti ad ospitare un centro di aggregazione sociale, secondo le finalità dell’associazione rappresentata da suor Carolina Iavazzo, che per lungo tempo fu preziosa collaboratrice di don Pino Puglisi, il parroco “scomodo” assassinato dalla mafia nel rione Brancaccio di Palermo nel settembre del 1993, proprio nel giorno del suo compleanno. 

Un  immobile confiscato 13 anni fa alla ‘ndrangheta ed assegnato al Comune, ceduto in comodato d’uso gratuito all’associazione onlus “Don Pino Puglisi ” di Bosco Sant’Ippolito, ristrutturato e ammodernato,  è diventato un centro di accoglienza e di recupero  per  i bisognosi. Un evento storico,  che si è potuto concretizzare grazie all’intervento concreto della Banca Popolare del Mezzogiorno con sede a Crotone che, per l’occasione, era rappresentata dal direttore generale Roberto Vitti, dalla dirigente Maria Alessandra Turino, e dal direttore della sede di Siderno Francesco Laganà. Ieri si è celebrata l’inaugurazione dei nuovi locali, al primo piano di un immobile sulla Statale 106, in località Borrello, pronti ad ospitare un centro di aggregazione sociale, secondo le finalità dell’associazione rappresentata da suor Carolina Iavazzo, che per lungo tempo fu preziosa collaboratrice di don Pino Puglisi, il parroco “scomodo” assassinato dalla mafia nel rione Brancaccio di Palermo nel settembre del 1993, proprio nel giorno del suo compleanno. 

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