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Scontro in aula sulla pen-drive
con il video dei killer

Subito scontro tra Ufficio di Procura e collegio difensivo nell’udienza d’avvio del processo per l’omicidio di Marco Puntorieri, il giovane ucciso nel torrente Armo, nelle campagne di Gallina, il 15 settembre 2011 davanti alle telecamere che riprendevano l’azione degli assassini. 
La prima eccezione al vaglio della Corte d’Assise (presidente Ornella Pastore, a latere Katia Gentile) riguarda la pen-drive, la memoria elettronica che custodiva il video dell’agguato consegnata ai carabinieri. Per la difesa sarebbe necessaria la produzione della «copia forense» del documento, in parole povere una riproduzione autentica dei dati con le indispensabili indicazioni temporali. Per l’Ufficio di Procura, ieri rappresentato dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Stefano Musolino, una copia autentica della pen-drive è stata già depositata agli atti del procedimento. 

Subito scontro tra Ufficio di Procura e collegio difensivo nell’udienza d’avvio del processo per l’omicidio di Marco Puntorieri, il giovane ucciso nel torrente Armo, nelle campagne di Gallina, il 15 settembre 2011 davanti alle telecamere che riprendevano l’azione degli assassini. La prima eccezione al vaglio della Corte d’Assise (presidente Ornella Pastore, a latere Katia Gentile) riguarda la pen-drive, la memoria elettronica che custodiva il video dell’agguato consegnata ai carabinieri. Per la difesa sarebbe necessaria la produzione della «copia forense» del documento, in parole povere una riproduzione autentica dei dati con le indispensabili indicazioni temporali. Per l’Ufficio di Procura, ieri rappresentato dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Stefano Musolino, una copia autentica della pen-drive è stata già depositata agli atti del procedimento. 

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