Fra poco più di un mese sarà praticamente impossibile raggiungere a piedi la Calabria da Messina.
La concessione al consorzio ex Metromare non è stata ancora rinnovata e con l’imminente spostamento a Tremestieri della quasi totalità' delle navi Bluferries e Caronte, saremo di fronte all'interruzione TOTALE della continuità' territoriale per i pedoni. A lanciare l’allarme oggi è Michele Barresi delegato Orsa Trasporti Sicilia che punta l’indice contro la politica colpevole di sottovalutare un grave problema. Toccherebbe alle amministrazioni locali e regionali –sostiene Barresi- sollecitare il Ministero a compiere atti concreti con un immediato affidamento diretto che garantisca la prosecuzione del servizio in attesa del bando.
Ma la burocrazia ha i suoi tempi. Sono già trascorsi venti giorni dall'ultimo incontro romano tra Ministero dei Trasporti e Amministrazioni Siciliane e Calabresi ed ancora non si ha nessuna notizia del nuovo bando del servizio di collegamento marittimo veloce tra Sicilia e Calabria che scadrà il 31 dicembre .
In pratica si ripete quanto accaduto a giugno quando si arrivo' in prossimità' della scadenza della concessione al consorzio Metromare senza che venisse predisposto dal Ministero il bando necessario al rinnovo triennale del servizio . E’ la dimostrazione –lamenta oggi l’Orsa – ella scarsa attenzione della politica verso l'area dello stretto, un territorio orfano di una programmazione del sistema trasporti marittimi e ferroviari che garantisca la mobilita' dei cittadini tra le due sponde"
Per garantire un servizio con i necessari standard qualitativi e quantitativi e tariffe agevolate per i residenti servono almeno 30 milioni di euro di cui –denuncia Barresi- non vi e' ancora traccia nella legge di stabilita' in discussione nei rami del parlamento. Un quadro a tinte fosche quello dipinto dall’Orsa anche perché a breve sarà interdetto il passaggio pedonale su tutte le navi RFI dopo l'incidente mortale dello scorso 14 aprile, quando un’auto volò da una rampa d'imbarco. Occorre provvedere per tempo a reperire almeno 6 milioni di euro – avverte l’Orsa- necessari per garantire la continuità' di quel minimo servizio necessario ad un'utenza sempre crescente e nell’attesa di un bando che, secondo il sindacato, non avverrà' prima della prossima primavera.