
Le estorsioni ed i prestiti con tassi usurai effettuati dalla cosca della 'ndrangheta dei Gallico a commercianti e imprenditori di Palmi erano compiuti in modo capillare ed i proventi venivano utilizzati per mantenere i nuclei familiari, compresi quelli dei detenuti, e per acquistare beni immobili ed aprire attività commerciali. E' quanto emerge dalle indagini della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Palmi che stamane hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono Rocco Bartuccio, di 27 anni; Rocco Brunetta (36); Antonino Cosentino (45), Antonino Gallico (26), Domenico e Ivan Nasso, di 30 e 29 anni, tutti detenuti, e Loredana Rao, di 50 anni. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Dda. Le persone coinvolte nell'inchiesta sono accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Antonino Gallico e Domenico Nasso sono accusati anche di usura ai danni di un rappresentante di prodotti alimentari. Durante le indagini è emerso che Loredana Rao ed il figlio Ivan Nasso si recavano in carcere e durante i colloqui con Domenico Nasso ricevevano istruzioni sulla gestione delle estorsioni della cosca Gallico nei confronti di numerosi commercianti ed imprenditori di Palmi. (ANSA)
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