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Faida dei boschi, infinita scia di sangue

Il tribunale di Locri

Secondo una delega d’indagine a firma degli investigatori del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, tra i fatti di sangue che hanno interessato i clan contrapposti nella “faida dei boschi” va annoverato anche l’omicidio di Carmelo Novella, detto Nunzio, ucciso il 14 luglio 2007 a San Vittore Olone (Milano). Per quel delitto furono arrestati Vincenzo Gallace, Giuseppe Amedeo Tedesco e il collaboratore di giustizia Antonino Belnome, che si è autoaccusato di essere stato l’esecutore materiale insieme all’altro collaborante Michael Panaja. Dall’indagine sul quel delitto gli investigatori traggono il convincimento che la vittima si fosse determinato a realizzare un progetto “autonomista”, rafforzando la propria posizione per tentare di recidere la dipendenza delle “locali” lombarde dalle cosche calabresi e fare in modo che le ‘ndrine del milanese rispondessero esclusivamente a lui, che sarebbe diventato l’unico interlocutore della cupola della ‘ndrangheta, la “provincia”.  

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