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Giuseppe Tegano "assolto" dai pentiti

L'interno dell'aula bunker di Reggio durante la deposizione di un pentito

 

«Peppe Tegano? Un gran lavoratore. Certo, apparteneva alla famiglia Tegano; se doveva portare qualche “imbasciata” lo faceva, ma era soprattutto un grande lavoratore. E alle riunioni di ’ndrangheta lui non partecipava»: prima Giovanni Battista Fracapane e poi Nino Fiume, i due collaboratori di giustizia provenienti dallo schieramento “De Stefano-Tegano” usano parole “assolutorie” nei confronti di Peppe Tegano, fratello di Domenico, Giovanni e Pasquale Tegano, storici vertici dell’omonima ’ndrina di Archi. 
I due pentiti si sono alternati, ieri all’aula bunker, sul banco dei testimoni nel processo d’appello “Archi-Astrea”. Citati dal collegio presieduto da Adriana Costabile (giudici a latere Angelina Bandiera e Antonino Giacobello) le due “gole profonde” hanno consegnato alla Corte una verità tutt’altro che compromettente. 

«Peppe Tegano? Un gran lavoratore. Certo, apparteneva alla famiglia Tegano; se doveva portare qualche “imbasciata” lo faceva, ma era soprattutto un grande lavoratore. E alle riunioni di ’ndrangheta lui non partecipava»: prima Giovanni Battista Fracapane e poi Nino Fiume, i due collaboratori di giustizia provenienti dallo schieramento “De Stefano-Tegano” usano parole “assolutorie” nei confronti di Peppe Tegano, fratello di Domenico, Giovanni e Pasquale Tegano, storici vertici dell’omonima ’ndrina di Archi. I due pentiti si sono alternati, ieri all’aula bunker, sul banco dei testimoni nel processo d’appello “Archi-Astrea”. Citati dal collegio presieduto da Adriana Costabile (giudici a latere Angelina Bandiera e Antonino Giacobello) le due “gole profonde” hanno consegnato alla Corte una verità tutt’altro che compromettente. 

 

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