
Ha davvero dell'incredibile quello che sta succedendo all'interno della società che gestisce l'aeroporto di Reggio Calabria. Una guerra tra soci che si è aperta sulle due sponde dello Stretto di Messina. Il motivo è economico: la Sogas batte cassa per un debito di circa 400 mila euro non onorato dalla Provincia di Messina, socia nell’assetto gestionale. Uno scontro giudiziario che è in procinto di finire nel peggiore dei modi dal momento che la crisi finanziaria della Sogas rischia di acuirsi con conseguenti ripercussioni catastrofiche per i progetti di rilancio dello scalo calabrese voluti principalmente dal presidente Carlo Alberto Porcino. Non sono bastati un decreto ingiuntivo prima e un precetto dopo per ottenere quanto dovuto, dalle casse dell'Ente siciliano non è arrivato alcunché, e anzi sembra che i fondi non sarebbero stati mai iscritti a bilancio. Da qui la nuova azione giudiziaria intrapresa dalla società che gestisce l'aeroporto: la richiesta al Tribunale amministrativo di Reggio Calabria di nominare un commissario straordinario che dovrebbe procedere a prelevare le somme dalla provincia messinese. Insomma, se con le buone non si è riusciti a incassare le somme, si passerà alla seconda fase, quella forzosa. Il commissario in sostanza dovrebbe raschiare il bilancio della Provincia di Messina, bloccare le somme, metterle in cassaforte e trasferirle a Reggio alla Sogas. Un’operazione che dovrà essere autorizzata dal Tribunale.
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