
L’ordine di custodia cautelare è stato firmato nei confronti di Biagio Arena, 29 anni, Rosario Rao, 32 anni, e Vincenzo Cannatà 28 anni; il quarto è Francesco Pisano, di trenta anni che è in atto detenuto per reati di droga in Uruguay. L’accusa iniziale, per i tre, indicati come appartenenti alla cosca Pesce di Rosarno, era di tentato omicidio e detenzione di micidiali armi di fabbricazione straniera, tra cui anche un fucile kalashinikov, una pistola semiautomatica Glock, una pistola Uzi, alcune delle quali modificate per aumentarne la potenzialità offensiva. Il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria non ha ritenuto di emettere nei confronti di Rosario Rao un provvedimento restrittivo in relazione all’accusa di tentato omicidio; però resta in carcere per il reato di associazione mafiosa e per la storia delle armi.
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