Quasi definito il quadro degli ammessi al rito abbreviato nel processo originato dalle inchieste antimafia “Ada”e“Sipa - rio”. Nelle due udienze svoltesi davanti al gup Antonino Laganà, 63 dei 113 indagati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il quadro sarà definito tra oggi e venerdì, quando saranno prese in esame le posizioni stralciate durante la prima udienza, per difetto di notifica. Nella mattinata di ieri, tra l’altro, previa acquisizione del parere del pm Antonio De Bernardo, è stata ammessa la produzione documentale degli avvocati difensori. È stata anche risolta la “controversia” legata all’eventuale risarcimento che sarà riconosciuto alle parti civile costituite: saranno chiamati in causa solamente gli imputati accusati dei reati di 416 bis o di quelli aggravati dall’art 7 (favoreggiamento mafioso). Il processo col rito ordinario sarà invece affrontato, tra gli altri, dagli ex sindaci di Melito, Gesualdo Costantino e Giuseppe Iaria, e dai tecnici Francesco Maisano e Domenico Giuseppe Imbalzano. La doppia operazione della Dda ha confermato l’egemonia degli Iamonte, famiglia di ’ndrangheta che, stando all’accusa, controllava traffici illeciti e appalti, riuscendo persino a condizionare l’amministrazione comunale.
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