Per spillargli una manciata di euro l’hanno minacciato, aggredito ed anche picchiato. Una bravata che è costata le manette a due reggini: uno appena diciassettenne, il compare 21 anni. «Entrambi di famiglia normale, senza eccessi né problematiche economiche particolari. I due arrestati erano invece già conosciuti ai nostri uffici per reati di piccola taglia, dal furtarello allo scippo alla resistenza a pubblico ufficiale» ha spiegato in conferenza stampa il capo delle Volanti della Questura di Reggio, vicequestore aggiunto Giuseppe Giliberti. Sedici anni l’età di chi ha subito. La storiaccia è dello scorso 8 febbraio, un sabato sera. I ragazzini si danno appuntamento sul Corso Garibaldi, il cuore pulsante della città che proprio nella serata di sabato è invasa da giovani a passeggio. Sono le ore 20,25. Dall’incontro alla trappola trascorrono pochi minuti. I due aggressori, alternando spintoni a qualche ceffone, lo costringono a spostarsi in zona Lido, posticino sempre centrale ma lontano da occhi indiscreti. Nel piazzale consumano la rapina. Con modi bruschi si fanno consegnare il denaro che aveva in tasca. Una ventina di euro. La vittima con un escamotage riesce a salvare una decina di euro e un telefonino cellulare. Il giovane rapinato ha provato a reagire, a ribellarsi, ad opporsi. Ma quando si è passati da calci e qualche sberla a un coltellino e alla minaccia in dialetto «vedi che questo qua tira fuori la pistola» si è arreso. Nessuna traccia dell'arma, ribadiscono gli investigatori della Questura, ma la minaccia sarebbe stata consumata.
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