La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni nei confronti di Massimo Siciliano, imprenditore edile di 43 anni, originario di Catanzaro, attualmente in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione. Il valore complessivo dei beni da sequestrare è stimato in circa 7 milioni di euro. L'indagato è stato coinvolto nelle recenti operazioni di polizia "Saggezza" e "Ceralacca 2", che hanno fatto luce sul ruolo che avrebbe avuto l’imprenditore catanzarese, nell’ambito della 'Ndrangheta calabrese ed in particolare del "locale" di Antonimina (RC) diretto e coordinato dal suocero Nicola Romano, di 66 anni. (ITALPRESS).