
Demolizione della vecchia autostrada, scoppia il caso delle gallerie “piombate”. In questi giorni, l’Anas avrebbe avviato l’operazione che prevede il deposito permanente dei materiali inerti dentro i tunnel inutilizzati. Ed è bastata questa notizia per innescare l’ennesima polemica con la Provincia. A manifestare il suo disappunto e far trasparire grande preoccupazione è l’assessore Giuseppe Pirrotta che sbotta: «Mentre sono in corso le indagini da parte dell’autorità inquirente, le gallerie sono state riempite di materiale di cui nessuno conosce né la quantità né l’origine. Chi può dirci, allo stato attuale, cosa è stato davvero interrato dentro queste gallerie? Se il ministero dell’Ambiente, così come ha rivelato, non è in possesso di un progetto esecutivo, quale ente ha vigilato sulla regolarità del deposito? Chi ha controllato la qualità dei materiali in questione?». Domande, queste, che lasciano trasparire numerosi dubbi. La speranza, infatti, è che gli inerti non interessino le falde acquifere e che il materiale speciale non si riveli dannoso. L’esponente provinciale, però, prosegue: «Mentre il ministro dell’Ambiente aspetta il progetto esecutivo delle demolizioni, i lavori sono stati già eseguiti. Mentre attende un rapporto sull’identità dei materiali, è già iniziato lo smaltimento senza controllo di sorta. È possibile che si registri una situazione simile?». La Provincia auspica quindi «che nei prossimi giorni venga fatta piena luce su questa incresciosa vicenda: ci si chiede se in un momento di grande crisi economica come quello che stiamo attraversando sia opportuno spendere 30 milioni di euro per demolire un’opera che potrebbe essere utilizzata in modo intelligente e alternativo contribuendo all’arricchimento delle rete viaria territoriale».
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