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Via all’abbattimento
del “Miami”

lungomare palmi

Sono cominciate da qualche giorno le operazioni per la demolizione dell’hotel ristorante “Miami”, che da diversi decenni insiste all’ingresso del lungomare di Palmi. Nei giorni scorsi sono state avviate le prime operazione propedeutiche alla demolizione con lo svuotamento dei locali; da poco sono invece stati avviati i primi abbattimenti. Inizialmente piccoli interventi, poi pian piano si dovrebbe passare al grosso della struttura. Nello scorso mese di aprile, dopo le difficoltà registrate nei mesi precedenti, l’amministrazione comunale aveva assegnato i lavori di demolizione all’unica offerta giunta da parte della ditta “Saffioti srl”. La stessa, in regola con i requisiti richiesti dal bando, si era vista aggiudicare i lavori che prevedevano un tetto di spesa inferiore ai 40 mila euro. È una vicenda alquanto tormentata quella che ha ruotato attorno alla demolizione della struttura turistica. Nel novembre del 2102 era stato approvato il progetto esecutivo redatto dall’Ufficio tecnico comunale per i lavori di demolizione della stessa. Nel gennaio 2013 si procedeva all’assegnazione dei lavori all’unica impresa che prese parte al bando, la “O.G. Costruzioni Oliveri” in avvallimento con l'impresa “Officina f.lli Messina S.n.c.”. Nel marzo dello stesso anno saltò, per assenza dell’impresa, l’assegnazione dei lavori e nel settembre scorso la stessa fece pervenire nota al Comune di Palmi con cui rinunciava al bando. Da quel momento l’Utc fece ripartire tutta la procedura di assegnazione, conclusa nei mesi scorsi. Nell’aprile successivo l'Ufficio tecnico comunale dispose la decadenza della concessione demaniale ordinando il ripristino dello stato dei luoghi con la demolizione di tutte le opere e manufatti e lo sgombero dell'area demaniale. Tale ordinanza rimase però inevasa. «L'immobile –veniva riportato in determina – in stato di totale abbandono, è ancora presente sull'area pubblica. A termini di legge occorre ripristinare lo stato dei luoghi in quanto il permanere delle opere del “Miami”può determinare uno stato di pericolo per la pubblica incolumità».

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