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Il porto pronto
al trasbordo
di sostanze chimiche

«Saranno
trasbordate sostanze chimiche, non armi. Le sostanze sono allo
stato liquido, non gassoso. Sono contenute in appositi serbatoi
stagni rigorosamente rispondenti alle norme internazionali in
materia». E’ quanto si legge nel testo di un manifesto fatto
affiggere dal Comune di Gioia Tauro sui muri della cittadina in
vista del trasbordo delle armi siriane in programma nel porto
mercoledì 2 luglio.
Il manifesto, intitolato «Contributo italiano all’intervento
internazionale in Siria», fa riferimento all’attività svolta
nell’operazione dall’Opac, l’organizzazione delle Nazioni Unite
per la proibizione delle armi chimiche, insignita del Nobel per
la Pace nel 2013.
«I contenitori stagni sono racchiusi - è scritto ancora sul
manifesto - in appositi containers, che verranno scaricati sulla
banchina del porto dalla nave proveniente dalla Siria ed
immediatamente caricati su un’altra nave che partirà per i
luoghi di smaltimento. Le operazioni si svolgeranno sotto il
costante monitoraggio delle squadre specializzate dei vigili del
fuoco e degli altri organi competenti e sotto la supervisione di
ispettori internazionali. E’ previsto che le operazioni si
concluderanno in un arco di tempo dalle 10 alle 24 ore. L’area
interessata dalle operazioni ricade esclusivamente all’interno
del porto (fino ad un raggio di 1.096 metri). La zona è
interclusa e vigilata». (ANSA).

«Saranno trasbordate sostanze chimiche, non armi. Le sostanze sono allo stato liquido, non gassoso. Sono contenute in appositi serbatoi stagni rigorosamente rispondenti alle norme internazionali in materia». E’ quanto si legge nel testo di un manifesto fatto affiggere dal Comune di Gioia Tauro sui muri della cittadina in vista del trasbordo delle armi siriane in programma nel porto mercoledì 2 luglio. Il manifesto, intitolato «Contributo italiano all’intervento internazionale in Siria», fa riferimento all’attività svolta nell’operazione dall’Opac, l’organizzazione delle Nazioni Unite per la proibizione delle armi chimiche, insignita del Nobel per la Pace nel 2013. «I contenitori stagni sono racchiusi - è scritto ancora sul manifesto - in appositi containers, che verranno scaricati sulla banchina del porto dalla nave proveniente dalla Siria ed immediatamente caricati su un’altra nave che partirà per i luoghi di smaltimento. Le operazioni si svolgeranno sotto il costante monitoraggio delle squadre specializzate dei vigili delf uoco e degli altri organi competenti e sotto la supervisione di ispettori internazionali. E’ previsto che le operazioni si concluderanno in un arco di tempo dalle 10 alle 24 ore. L’area interessata dalle operazioni ricade esclusivamente all’interno del porto (fino ad un raggio di 1.096 metri). La zona è interclusa e vigilata». (ANSA).

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