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Varia di Palmi
se ne discute
in Messico

A rappresentare l’Italia e la Rete delle grandi Macchine a spalla Patrimonio UNESCO - di cui fa parte la Varia di Palmi insieme ai Gigli di Nola, ai Candelieri di Sassari e alla Macchina di Santa Rosa di Viterbo – a Guadalajara, in Messico  nell’incontro organizzato dal Conaculta degli Stati Uniti Messicani  e dall’Istituto di Antropologia e Storia del Messico, Patrizia Nardi, ideatrice della Rete e responsabile tecnico-scientifico del progetto. I temi che verranno affrontati dal gruppo di studiosi da tutto il mondo sono relativi  ai concetti di rappresentatività e autenticità nel patrimonio culturale, e della sua diversità nei processi di conservazione di beni patrimoniali. Sotto la lente anche il ruolo dei “portatori”, intesi sia come stakeholders che come comunità che porta fisicamente alcune tra le macchine a spalla riconosciute patrimonio UNESCO, dai voladores ai portatori delle Macchine italiane.  La Calabria dopo il riconoscimento della Varia sembra aver conosciuto una nuova primavera che sembra andare in direzione UNESCO. “La Varia  - afferma Nardi - è stato il primo riconoscimento che la Calabria abbia avuto: in uno Stato, quello italiano, che detiene il maggior numero di elementi riconosciuti al mondo  assegnati, mi pare un bel traguardo.  In questo momento – conclude Nardi – stiamo lavorando su una bellissima proposta, “Le Passioni di Cristo in Europa” , performances e riti della Settima Santa per intenderci, che riunisce 150 delegazioni italiane ed europee, anche calabresi. Ed infine il progetto sulle Minoranze linguistiche calabresi, che al momento è nella fase di acquisizione dei servizi alla candidatura sulla base di un POAT Mibac-Regione Calabria. Ma c’è ancora molto da fare”.

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