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Terribile schianto
a 210 km/h, sei morti

 La “Jonio-Tireno” distrugge ancora vite umane. Sei persone – quattro giovani, di cui due fratelli, a bordo di una Mini Cooper “S Turbo” grigio chiaro, tutti di Siderno, che viaggiavano verso Rosarno per assistere ad una partita di calcio; ed altre due, padre e figlio di Platì, alla guida di una “Yaris”grigio scuro –hanno perso la vita ieri pomeriggio in un drammatico incidente stradale. L’ennesima tragedia consumata sulla “Superstrada della morte”, una delle arterie stradali più pericolose del Mezzogiorno che dall’inaugurazione che risale ai primi anni Novanta ha già contato decine di tragedie. L’incidente si è verificato al “km 15+700”, annotano sui propri taccuini gli agenti della Polizia Stradale e i vigili del fuoco, tra i primi ad intervenire sul teatro della tragedia. Il dramma all’altezza di Cinquefondi, a una manciata di chilometri dalla Limina. Chi è arrivato si è trovato davanti uno scenario terribile. Due giovani sbalzati via dall’abitacolo della “Mini Cooper” e scaraventati in un burrone alla profondità di almeno quaranta metri, i cui corpi sono stati rinvenuti a una decina di metri uno dall’altro: uno frenato da un albero, l’altro a ridosso di una casa cantoniera. Tutti e quattro sfigurati. Identico tremendo destino per padre e figlio. Incastrati e schiacciati nella “Yaris”, schiacciata come fosse scatoletta metallica.   

La dinamica

«Uno scontro frontale» si limitano a spiegare gli inquirenti. Sulla dinamica del sinistro nemmeno un’ipotesi. Come è giusto che sia. Sono state distrutte sei vite e dovrà essere soltanto una meticolosa inchiesta, coordinata dal pm Rocco Cosentino della Procura di Palmi, a fare luce sulla vicenda. Un elemento non può essere sottaciuto: il tachimetro della “Mini Cooper” è stato rinvenuto sull’asfalto bloccato a quasi 210 km/h. Responsabilità e cause le certificheranno gli agenti della Stradale. L’unico dato certo è che le due autovetture viaggiavano in direzione di marcia opposta. La “Mini Cooper”verso Rosarno, la “Yaris” verso Marina di Gioiosa Jonica. I primi soccorritori hanno confermato che l’asfalto era viscido per la pioggia del mattino, e che la visibilità era normale, salva un po’ di foschia.

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