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Uccide il cognato
per il parcheggio

Un altro dissidio familiare finisce in tragedia a Reggio. Ed è ancora una volta (il secondo episodio in cinque giorni) la frazione collinare di Gallina, a sud della città, il teatro di un delitto che lascia l’intera comunità attonita. Vittima e presunto assassino sono due cognati, avendo sposato due sorelle. Vivevano con la propria famiglia nello stesso isolato, condividendo uno spazio esterno per il parcheggio delle autovetture. Proprio la contesa del posto auto, rivendicato e preteso da entrambi e sul quale non riuscivano da tempo a trovare un compromesso o un civile punto d’incontro, è stata l'origine della follia omicida. Ieri mattina l’ennesima litigata, questa volta più esasperata delle tante sfuriate precedenti. Sempre per la stessa ragione, ancora una volta per non aver rispettato l’incerto accordo con il quale si cercava di convivere. I due cognati si sono incrociati e si sono scontrati. Tra i contendenti sono volate parole grosse, urla e rimbrotti, accuse reciproche. Nessuno voleva arrendersi alle decisione altrui. Fino a quando uno dei due ha scelto la soluzione peggiore per risolvere la questione. Ha scelto di farsi di giustizia da se e di mettere la parola fine, secondo la propria visione dei fatti, ai soprusi e alle prepotenze del parente che ormai si erano trasformate in una catena di dispetti e ripicche. Con la mente offuscata dalla rabbia, è tornato in casa, si è armato del fucile da caccia che deteneva regolarmente, è tornato in strada e, proprio dove litigavano sempre per quel maledetto fazzoletto d’asfalto destinato al parcheggio delle macchine di famiglia, ha iniziato a sparare. Colpi precisi che hanno centrato il cognato Carmelo Pietro Vadalà, 75 anni, al torace e alle gambe. Non lasciandogli scampo. L’uomo, stramazzato al suolo in fin di vita, è stato trasportato d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Reggio nel tentativo disperato di poterlo salvare. Una corsa inutile, però. Il pensionato 75enne arriverà al nosocomio cittadino cadavere, rendendo inutile ogni tentativo dei sanitari di salvargli la vita. Fatale, secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, una fucilata che l’ha colpito all’altezza del cuore. Sarà comunque l’autopsia, già disposta dal magistrato che coordina l'inchiesta, a stabilire con rigore scientifica dinamica e modalità del delitto. Identificato subito l’autore del delitto, almeno secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Reggio e del reparto investigativo del Comando provinciale, che stanno coordinando le indagini. Indagini lampo che hanno portato al fermo, accusato di omicidio, il 66enne Natale Secondo, reggino della frazione Gallina. Stesso quartiere di residenza della vittima. Fondamentale per la ricostruzione della dinamica omicida è risultata la testimonianza dei parenti di vittima e presunto omicida. Nella frazione Gallina la notizia del delitto, il secondo in appena cinque giorni, si è diffusa in una manciata di muniti. Una notizia tragica appresa con sgomento ed incredulità. L’ennesima follia. 

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