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Aeroporto, chiuso l’anno con -8% di passeggeri

 Sono 522.446 i passeggeri che nel 2014 hanno scelto l’Aeroporto dello Stretto. Questo il dato ufficiale fornito dalla Società di Gestione che denota, rispetto all’anno precedente (2013) un calo complessivo dell’8% in termini di traffico passeggeri che, a breve, sarà reso pubblico anche da Assaeroporti.  L’aeroporto reggino, spiega la Sogas, si colloca nella media nazionale degli aeroporti della stessa categoria e dimensione per traffico passeggeri. Secondo la società di gestione dell’aero - porto «la diminuzione dei passeggeri può essere attribuita alle cancellazioni e alla riprogrammazione di alcune tratte, una su tutte il collegamento da e verso Torino Caselle operato da Alitalia. E ancora il volo da e per Linate non operativo dal mese di ottobre, provoca una perdita di traffico di circa 7mila passeggeri al mese. Come non ricordare poi la scelta di Volotea di non effettuare più i collegamenti con Venezia e Genova». A tali pesantissime scelte commerciali, «contro le quali la società di gestione nulla ha potuto stante la sua nota difficoltà finanziaria e la mancanza di peso politico, sono da considerare ulteriori 83 cancellazioni (operative commerciali, scioperi, dirottamenti) da aggiungere alle già numerose dell’anno precedente che, con un riempimento medio di 80 passeggeri, hanno di fatto comportato l’ulteriore venir meno di circa 6.600 passeggeri in meno rispetto al 2013». Fin qui i numeri più rilevanti. «La scelta di Volotea di abbandonare lo scalo reggino è emblematica – dichiara il presidente Sogas Carlo Alberto Porcino – la compagnia iberica comunica la propria volontà già a partire dal novembre 2013, dopo aver atteso invano il concretizzarsi delle promesse formulate da parte della Regione utilizzate per convincere Volotea ad operare oltre che su Reggio anche presso gli altri aeroporti calabresi. L’abbandono di questo vettore aveva sin da subito manifestato tutta la sua gravità, comportando di fatto la necessità da parte della Sogas di dover collocare in ferie forzate parte del personale impiegato nei servizi di handling e nelle attività del terminal, sempre nel rispetto delle procedure e delle leggi vigenti in materia e sempre dopo aver sul punto debitamente informato le parti sociali. Scelta che in tutta la sua drammaticità anticipava gli effetti negativi in termini di traffico passeggeri». «Per tentare di convincere Volotea a restare, la Sogas – rivela Porcino – aveva pure avviato una trattativa con la compagnia iberica che si sarebbe dovuta concludere con la stipula di un accordo di co-marketing a tre, ricomprendente quindi la Società di Gestione del Marco Polo di Venezia pure disponibile. Viste le eccessive pretese economiche della compagnia tutto è poi naufragato. Però valga sapere che ancora una volta fu solo il nostro socio di maggioranza, l’Amministrazione Provinciale con il Presidente Raffa, a proporsi di aiutarci pur di non fare andare via Volotea». 

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