Le processioni dovranno svolgersi in un clima di "austerità, di silenzio e di preghiera". E' quanto scritto nella guida per le celebrazioni, i pii esercizi e le processioni della settimana Santa nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. Il Vescovo di Oppido, mons. Francesco Milito, ha diffuso ieri la guida alle celebrazioni sbloccando le processioni per il periodo della Settimana santa. Il provvedimento è stato adottato dopo che l'anno scorso il presule aveva deciso di sospendere tutte le processioni a causa dell'inchino della statua della Madonna davanti all'abitazione del boss della 'ndrangheta dei Mazzagatti. "Per tutte le processioni - si afferma ancora nella guida - vale la raccomandazione che il Direttorio fa per la processione del Cristo Morto: il clima sia di austerità, di silenzio e di preghiera. Si eviti, inoltre, di unire il pio esercizio della Via Crucis alle processioni". Mons. Milito, nelle sue conclusioni, evidenzia che "il documento, stilato come Guida-Direttorio, è espressione della sollecitudine pastorale che la Chiesa ha nei confronti dei propri fedeli. Auspichiamo perciò che la sua accoglienza sia serena e responsabile".
Durante la processione dell'incontro tra la Madonna con il Figlio risorto, chiamata comunemente 'Affruntata', bisogna evitare in tutti i modi eventuali "inappropriate commistioni". Al termine della processione, inoltre, le statue saranno "riportate nelle rispettive chiese per la via più breve". E' quanto prevede la guida per le celebrazioni, i pii esercizi e le processioni della settimana Santa nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. "Nella nostra Diocesi - è scritto nel documento - è diffusa la tradizione dell'incontro della Madre con il Figlio risorto, comunemente chiamata Affruntata. Questa processione si svolga solo al mattino di Pasqua. Per questo pio esercizio vale l'osservazione fatta per la processione del Cristo morto: il suo svolgimento non deve assumere aspetti di maggiore rilevanza delle stesse celebrazioni liturgiche della domenica di Pasqua, nè dare luogo ad inappropriate commistioni. Terminata l'Affruntata, le statue saranno riportate nelle rispettive chiese per la via più breve". Da alcune inchieste condotte dalle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro è emerso, in passato, l'interesse degli esponenti della 'ndrangheta proprio per la processione dell'Affruntata. In particolare, secondo una inchiesta della Dda di Catanzaro, è emerso che le cosche hanno particolare interesse al trasporto della statua di San Giovanni perchè, nell'immaginario collettivo della criminalità organizzata e nella ricostruzione degli inquirenti, questa simboleggia la "detenzione del potere mafioso".
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