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Spari all’alba in un bar, gambizzati padre e figlio

 Tre colpi di pistola, due andati a segno e uno a vuoto. La colazione di due uomini ieri mattina in un bar in contrada Oliveto, area collinare di Reggio Calabria, è stata brutalmente interrotta così. Sono circa le 6.30 quando un uomo col viso coperto da passamontagna fa irruzione nel bar e spara a colpo sicuro. Vengono raggiunti alle gambe due dei tre uomini presenti all'interno del locale G.S. di 52 anni (operaio Afor) e il figlio S.D.S. di 21. Subito dopo l’autore della sparatoria scappa, probabilmente con un’auto con a bordo un complice che lo attendeva poco distante. Su questo misterioso agguato sono impegnati a tutto campo i carabinieri della Compagnia di Reggio. I due uomini, incensurati, sono stati trasportati subito agli Ospedali Riuniti e per uno di loro si è reso necessario un piccolo intervento chirurgico. Sul posto sono giunte, dopo alcune chiamate arrivate ai numeri di emergenza e la segnalazione al 118, le auto dell’Arma e per tutta la mattinata sono andate avanti le verifiche e gli accertamenti. Sono state sentite alcune persone ma nessuno al momento sarebbe riuscito a fornire elementi significativi alle indagini. Neppure i due soggetti raggiunti dai colpi di pistola, sentiti ieri stesso dai carabinieri, sono riusciti a dare maggiori dettagli sulla sparatoria. Forse perché ancora sotto shock: in ogni caso saranno ascoltati anche nella giornata odierna. Si scava nella vita privata dei due che, ricordiamo, non hanno mai avuto a che fare con la giustizia. Entrambi apparentemente conducono una vita tranquilla. Prima del lavoro padre e figlio erano soliti fare colazione in quel piccolo bar di Oliveto: per questo i carabinieri sono sicuri che chi ha sparato lo ha fatto per lanciare un preciso avvertimento ai due. Non si spiegherebbero altrimenti i colpi, esplosi con precisione in direzione delle gambe come a voler dire: “ora non dovete morire”. Esclusa da subito la pista della rapina (vista l’ora dei fatti non poteva esserci granché in cassa), e spazzata la via la strada di un eventuale sbaglio di persona, gli investigatori si stanno concentrando sulla sfera familiare dei due per cercare di capire se ci siano ombre o qualche aspetto poco chiaro. L’unico punto fermo, al momento, è che l’agguato non si sarebbe consumato nell’ambito della criminalità organizzata, considerato che le due vittime sono incensurate, anche se tutto sarà forse più chiaro quando padre e figlio saranno sentiti in maniera più approfondita dai militari dell’Arma. Tra le piste c’è anche quella di un debito non onorato. Ma è solo un indizio.

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