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Tariffe dell’acqua, Comune “sorvegliato speciale”

 Acqua, tariffe al massimo per gli utenti come previsto dal piano di riequilibrio ma l'Autorità per l'Energia Elettrica e il gas ha deciso di avviare «un’indagine al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni relative alle tariffe del servizio medesimo e al rispetto dei livelli delle prestazioni da garantire all’utente». Questo perché il Comune, che è assoggettato alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, al quale è stato richiesto di trasmettere la propria proposta tariffaria volta ad assicurare la copertura integrale dei costi della gestione dei servizi, non lo ha fatto. I termini scadevano il 31 marzo del 2014 (quindi durante la gestione della commissione straordinaria) e l’Ente «nonostante il decorso dei termini – come si legge nella delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas – non ha trasmesso all’Autorità in forma completa le informazioni e i dati necessari alla determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato, finalizzate ad assicurare il rispetto della disposizione del piano di riequilibrio». Il Comune in pratica avrebbe dovuto chiarire tutto l’iter di approvazione delle tariffe e spiegare, semmai c’è stato un innalzamento delle stesse oltre il limite di copertura totale degli oneri del servizio, le ragioni di tale sforamento. In base alle informazioni raccolte dal cronista Palazzo San Giorgio non incassa un solo euro in più rispetto ai costi per gestire l’erogazione dell’acqua in città ma l’A uthority non lo sa e voleva avere informazioni precise in tal senso che evidentemente non sono arrivate. Per questo l’Autorità non solo ha avviato un’indagine conoscitiva ma ha chiesto che l’Ente «provveda a formulare la predisposizione tariffaria fornendo i dati, le informazioni e gli atti richiesti, e in particolare il piano economico finanziario e il programma degli interventi redatti tenendo conto delle esigenze connesse al conseguimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione e al raggiungimento degli specifici obiettivi programmati per il territorio di propria competenza, eventualmente presentando motivata istanza all’Autorità laddove le citate necessità comportino il superamento del limite di prezzo fissato dalla medesima Autorità». Nel frattempo è stato deciso di bloccare l’aggiornamento delle tariffe fermando il moltiplicatore (strumento che consente di quantificare le somme dovute dai cittadini) a 1, al contrario di quanto previsto dai commissari a 1,7.

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