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Fortugno, dieci anni dopo

CRO:Fortugno
2015-10-19 17:35
Fortugno: 10 anni da omicidio, commenti (2) 
LOCRI (REGGIO CALABRIA) 
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 OTT - "Il ricordo di Franco Fortugno vive nella mente dei calabresi onesti e si esprime negli occhi dei ragazzi della Locride che lottano per il cambiamento". Lo ha detto il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà durante le celebrazioni del decennale della scomparsa del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. "Questa è una terra difficile - ha aggiunto Falcomatà - che soffre di un'arretratezza prodotta da decenni di scelte politiche fallimentari. Abbiamo bisogno di riferimenti, di esempi, di testimonianze. A dieci anni dalla sua scomparsa, Franco Fortugno rappresenta un simbolo di riscatto per la Locride e per tutta la Calabria. Il nostro dovere è quello di dare corpo a questa richiesta di cambiamento. Solo attraverso l'onestà, l'impegno e lo spirito di servizio nei confronti delle istituzioni e dei cittadini, la politica sarà all'altezza della sfida che l'immenso sacrificio di Franco, e di tutte le altre vittime di mafia, ci mette di fronte ogni giorno". *** "L'assassinio del Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno il 16 ottobre di dieci anni fa è un ricordo vivo nelle coscienze dei calabresi". Lo ha detto il consigliere regionale Arturo Bova durante la commemorazione di Franco Fortugno. "L'attentato mortale - ha aggiunto - ad una delle più alte cariche dell'Istituzione regionale resta una delle pagine più buie della nostra storia che non ha affievolito, anzi ha rafforzato quel diffuso desiderio di rinascita di una terra faticosamente impegnata a superare i gravi disagi economici e sociali da cui e' perennemente vessata. Quel 16 ottobre del 2005 ha segnato un vero e proprio spartiacque nella coscienza collettiva. Il grande movimento di ribellione incarnato dai ragazzi della Locride resta uno dei migliori esempi di virtuoso protagonismo e di partecipazione attiva dei giovani ai processi di cambiamento. L'esempio e la testimonianza di Franco Fortugno ci obbligano oggi ad una costante riflessione sul valore dell'impegno, sia esso politico, sociale, economico che assicuriamo al servizio delle nostre comunità stremate da una crisi la cui morsa non accenna ad allentarsi. Dall'esordio della mia attività politica, ho fatto della legalità il mio principale fronte di impegno, aderendo e sostenendo tutte le iniziative che vanno in questa direzione. Ritengo che oggi sia doveroso fare memoria e non disperdere il patrimonio di valori ed esperienze, confermando l'impegno della Regione dalla parte della legalità. Dobbiamo rafforzare la consapevolezza dell'importanza del mandato cui siamo stati chiamati dai calabresi, onorandolo al meglio, ed ostacolando quelle forze criminali che cercano di infiltrarsi allungando i loro tentacoli per condizionare il funzionamento delle Istituzioni e le decisioni della politica". "È solo salvando la Calabria - ha concluso - dalla condizione di colpevole abbandono in cui langue, liberando le più grandi risorse e valorizzando le migliori intelligenze che si può intraprendere un autentico percorso di risalita. Lavoreremo senza sosta in questa direzione per assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni che in noi ripongono grandi attese". *** "Dieci anni fa l'omicidio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno. Una pagina nera della recente storia italiana e calabrese. Pagina nera che scaturì indignazione e rabbia nei cittadini e in particolare dei giovani della Locride e della Calabria". E' quanto scritto in una nota di Cgil, Cisl e Uil. "In quella occasione - proseguono - ci furono tante iniziative di solidarietà da parte della società civile calabrese, che scese in piazza a manifestare contro l'accaduto e per sottolineare il disagio economico e sociale in cui viveva e vive tutt'oggi questo territorio. Moltissimi furono gli impegni assunti in quella fase storica da parte delle istituzioni nazionali e non, che promisero a questa terra ingenti finanziamenti per completare la Statale 106, modernizzare la linea ferrata, creare un polo scolastico su Locri, potenziare il sistema sanitario presente sul territorio e una maggiore presenza delle forze dell'ordine e della magistratura in Calabria. A distanza di dieci anni constatiamo che gli impegni assunti non solo non sono stati mantenuti, ma al contrario, rileviamo un arretramento e un disimpegno complessivo rispetto ai problemi della Calabria e della Locride in particolare. Basti pensare che nel piano pluriennale delle infrastrutture approvato da questo Governo non è previsto alcun impegno economico per il completamento della Statale 106, che non vi è nulla per la realizzazione del progetto di ammodernamento della linea ferrata ionica a discapito di un taglio sistematico dei treni a lunga percorrenza e dei treni locali. Del progetto del polo scolastico si è persa ogni traccia e la grande protesta di popolo dei giorni scorsi svoltasi a Locri mettono a nudo le inadempienze della politica e delle istituzioni rispetto al tema della salute e della sanità nella Locride e nell'intera provincia reggina". "Anche noi oggi ricordiamo a distanza di dieci anni Franco Fortugno - concludono i sindacati - e l'attacco criminale subito dalle istituzioni calabresi, ma di certo non possiamo non sottolineare con sofferenza che lo Stato ancora una volta non è stato in grado di dare quelle risposte necessarie. Oggi, avremmo preferito avere sul territorio il Ministro alle Infrastrutture Del Rio anche per informarci che all'interno della legge di stabilità varata dal Governo ci fossero le risorse per dare quelle risposte necessarie in termini infrastrutturali al territorio della Locride. Anche la deputazione calabrese tutta, risulta latitante rispetto ai problemi di questa terra; nessun risultato concreto infatti, può essere ascritto al loro impegno".(ANSA). 
COM-LE/MED S45 QBXU

"Il ricordo di Franco Fortugno vive nella mente dei calabresi onesti e si esprime negli occhi dei ragazzi della Locride che lottano per il cambiamento". Lo ha detto il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà durante le celebrazioni del decennale della scomparsa del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. "Questa è una terra difficile - ha aggiunto Falcomatà - che soffre di un'arretratezza prodotta da decenni di scelte politiche fallimentari. Abbiamo bisogno di riferimenti, di esempi, di testimonianze. A dieci anni dalla sua scomparsa, Franco Fortugno rappresenta un simbolo di riscatto per la Locride e per tutta la Calabria. Il nostro dovere è quello di dare corpo a questa richiesta di cambiamento. Solo attraverso l'onestà, l'impegno e lo spirito di servizio nei confronti delle istituzioni e dei cittadini, la politica sarà all'altezza della sfida che l'immenso sacrificio di Franco, e di tutte le altre vittime di mafia, ci mette di fronte ogni giorno". *** "L'assassinio del Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno il 16 ottobre di dieci anni fa è un ricordo vivo nelle coscienze dei calabresi". Lo ha detto il consigliere regionale Arturo Bova durante la commemorazione di Franco Fortugno. "L'attentato mortale - ha aggiunto - ad una delle più alte cariche dell'Istituzione regionale resta una delle pagine più buie della nostra storia che non ha affievolito, anzi ha rafforzato quel diffuso desiderio di rinascita di una terra faticosamente impegnata a superare i gravi disagi economici e sociali da cui e' perennemente vessata. Quel 16 ottobre del 2005 ha segnato un vero e proprio spartiacque nella coscienza collettiva. Il grande movimento di ribellione incarnato dai ragazzi della Locride resta uno dei migliori esempi di virtuoso protagonismo e di partecipazione attiva dei giovani ai processi di cambiamento. L'esempio e la testimonianza di Franco Fortugno ci obbligano oggi ad una costante riflessione sul valore dell'impegno, sia esso politico, sociale, economico che assicuriamo al servizio delle nostre comunità stremate da una crisi la cui morsa non accenna ad allentarsi. Dall'esordio della mia attività politica, ho fatto della legalità il mio principale fronte di impegno, aderendo e sostenendo tutte le iniziative che vanno in questa direzione. Ritengo che oggi sia doveroso fare memoria e non disperdere il patrimonio di valori ed esperienze, confermando l'impegno della Regione dalla parte della legalità. Dobbiamo rafforzare la consapevolezza dell'importanza del mandato cui siamo stati chiamati dai calabresi, onorandolo al meglio, ed ostacolando quelle forze criminali che cercano di infiltrarsi allungando i loro tentacoli per condizionare il funzionamento delle Istituzioni e le decisioni della politica". "È solo salvando la Calabria - ha concluso - dalla condizione di colpevole abbandono in cui langue, liberando le più grandi risorse e valorizzando le migliori intelligenze che si può intraprendere un autentico percorso di risalita. Lavoreremo senza sosta in questa direzione per assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni che in noi ripongono grandi attese". *** "Dieci anni fa l'omicidio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno. Una pagina nera della recente storia italiana e calabrese. Pagina nera che scaturì indignazione e rabbia nei cittadini e in particolare dei giovani della Locride e della Calabria". E' quanto scritto in una nota di Cgil, Cisl e Uil. "In quella occasione - proseguono - ci furono tante iniziative di solidarietà da parte della società civile calabrese, che scese in piazza a manifestare contro l'accaduto e per sottolineare il disagio economico e sociale in cui viveva e vive tutt'oggi questo territorio. Moltissimi furono gli impegni assunti in quella fase storica da parte delle istituzioni nazionali e non, che promisero a questa terra ingenti finanziamenti per completare la Statale 106, modernizzare la linea ferrata, creare un polo scolastico su Locri, potenziare il sistema sanitario presente sul territorio e una maggiore presenza delle forze dell'ordine e della magistratura in Calabria. A distanza di dieci anni constatiamo che gli impegni assunti non solo non sono stati mantenuti, ma al contrario, rileviamo un arretramento e un disimpegno complessivo rispetto ai problemi della Calabria e della Locride in particolare. Basti pensare che nel piano pluriennale delle infrastrutture approvato da questo Governo non è previsto alcun impegno economico per il completamento della Statale 106, che non vi è nulla per la realizzazione del progetto di ammodernamento della linea ferrata ionica a discapito di un taglio sistematico dei treni a lunga percorrenza e dei treni locali. Del progetto del polo scolastico si è persa ogni traccia e la grande protesta di popolo dei giorni scorsi svoltasi a Locri mettono a nudo le inadempienze della politica e delle istituzioni rispetto al tema della salute e della sanità nella Locride e nell'intera provincia reggina". "Anche noi oggi ricordiamo a distanza di dieci anni Franco Fortugno - concludono i sindacati - e l'attacco criminale subito dalle istituzioni calabresi, ma di certo non possiamo non sottolineare con sofferenza che lo Stato ancora una volta non è stato in grado di dare quelle risposte necessarie. Oggi, avremmo preferito avere sul territorio il Ministro alle Infrastrutture Del Rio anche per informarci che all'interno della legge di stabilità varata dal Governo ci fossero le risorse per dare quelle risposte necessarie in termini infrastrutturali al territorio della Locride. Anche la deputazione calabrese tutta, risulta latitante rispetto ai problemi di questa terra; nessun risultato concreto infatti, può essere ascritto al loro impegno".(ANSA). COM-LE/MED S45 QBXU

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