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Fascia ionica
spezzata in due
dopo maltempo

I danni del maltempo alla statale 106 ed alla linea ferroviaria hanno praticamente spezzato in due la fascia ionica calabrese vista l'assenza di viabilità alternativa. Per andare da Brancaleone a Bianco o Locri - lontane 17 e 37 km - l'unica alternativa è raggiungere Reggio Calabria, risalire l'autostrada A3 sulla fascia tirrenica e poi "tagliare" da Rosarno a Gioiosa Ionica, con oltre 300 km di percorrenza. Molti gli studenti impossibilitati a raggiungere gli istituti di Locri. I problemi principali sono causati dal crollo della massicciata della ferrovia - che per un centinaio di metri ha lasciato i binari della ferrovia sospesi nel vuoto - e di un'ampia porzione della statale 106, verificatisi alla Marinella di Bruzzano a causa dell'esondazione di un torrente. Un altro punto critico è a Caulonia, dove la parte di un ponte è franata. In quest'ultimo caso una viabilità alternativa c'è, ma è una stradina provinciale stretta e di difficile percorrenza, con la quale si allunga il tragitto di 14 chilometri per percorrere i quali occorre almeno mezzora. 

Anche la Caritas dell'Arcidiocesi metropolitana di Reggio Calabria-Bova si è mobilitata nell'immediatezza sul fronte dell'emergenza determinata dall'ondata di maltempo che ha colpito il territorio reggino provocando l'interruzione di strade e ferrovie, l'esondazione di diversi torrenti, frane, allagamenti, case isolate, violente mareggiate e ingenti danni alle coltivazioni. A riferirlo è un comunicato dell'Arcidiocesi reggina. "Nella zona pastorale di Bova, nella parrocchia di San Pietro Apostolo a Brancaleone - è detto nel comunicato - quattro nuclei familiari di indiani e pachistani rimasti senza casa sono alloggiati in locali parrocchiali. Danni anche nelle parrocchie di S.Maria della Vittoria a Staiti e di S.Anna a Palizzi Superiore. Ospitalità è stata offerta agli ospiti anziani di Casa San Anna assieme ad alcune famiglie sgomberate". 

"Nella diocesi suffraganea di Locri-Gerace - prosegue il comunicato - la zona più danneggiata è stata quella che va da Brancaleone a Ferruzzano. Ad Africo alcune famiglie sono state evacuate mentre a Samo una frana minaccia il cimitero. A Bovalino si registra il crollo del controsoffitto della chiesa parrocchiale. Le comunità ecclesiali si sono organizzate per i primi soccorsi e mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace si è recato sui luoghi dell'emergenza, incontrando i parroci e le comunità parrocchiali, colpite dal maltempo". "Danni alla viabilità, alle abitazioni e all'agricoltura - riporta ancora il comunicato - anche in tutti i 33 comuni della Diocesi di Oppido-Palmi dove, purtroppo, si è verificata la morte di Salvatore Comandè, carrozziere di 43 anni, travolto da una forte ondata d'acqua, dovuta all'improvviso straripamento di un canalone".(ANSA).

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