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Villette edificate
vicino alla fiumara
Otto indagati

corpo forestale

I vincoli c'erano ma erano stati ignorati.. O meglio, erano stati sottoposti ad un'accurata azione di maquillage tecnico-amministrativo in maniera tale da essere “cancellati”. Così il complesso residenziale composto da sei villette bifamiliari, ciascuna a tre elevazioni (alcune completate, altre no), realizzato nel territorio di Melito Porto Salvo, a pochi metri dall’argine della Fiumara di Annà, in una zona classificata secondo il Piano di assetto idrogeologico ad alto rischio di esondazione della fiumara stessa, e dove di conseguenza vige l’assoluto divieto di costruzione, sarebbe stato autorizzato dal Comune che pure aveva destinato nel proprio Piano regolatore quella zona allo sviluppo di parchi tematici a vocazione naturalistica.
Oggi a portare alla luce la situazione, facendo scattare i sigilli all'intero complesso edilizio, sono stati gli investigatori del Corpo Forestale dello Stato che hanno operato su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
L’indagine, scaturita dalle denunce presentate da alcuni acquirenti delle unità immobiliari, ha sin qui consentito di iscrivere nel registro degli indagati otto persone tra dirigenti comunali, tecnici, impiegati e liberi professionisti, tutti a vario titolo inquisiti per reati che vanno dalla truffa aggravata, al falso ideologico e all’abuso d’ufficio.
L’operazione, condotta dal Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Forestale del Comando Provinciale di Reggio Calabria con il supporto del Comando stazione Forestale di Melito di Porto Salvo, ha impegnato 15 unità sul territorio e l’impiego di un elicottero NH500 del Nucleo Operativo Aeromobili del CFS di stanza a Lamezia. (a.m.)

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