"Le strane ed atipiche minacce - prosegue Calabrese - perpetrate ai danni dell'importante sodalizio sportivo cittadino, che sembrerebbero per le modalità provenire dalla mente contorta di qualche soggetto psicopatico o qualcuno invidioso degli importanti risultati sportivi raggiunti dallo Sporting, hanno, non solo turbato il sano ambiente sportivo creato negli anni dai intorno allo Sporting, ma mortificano l'intera città con il rischio che la comunità locrese venga, ancora una volta, criminalizzata per il malsano comportamento di una sparuta e ridicola minoranza che, nel caso specifico, potrebbe anche non provenire da quegli ambienti criminali che, per anni, hanno tenuto in ostaggio la città ed oggi sono stati emarginati grazie agli importanti risultati raggiunti dalle forze dell'ordine e dalla magistratura". "Pertanto, pur comprendendo e condividendo la preoccupazione dei dirigenti e delle atlete dello Sporting, come già fatto nei giorni scorsi - sostiene ancora il sindaco - rinnovo l'invito a soprassedere dall'idea di ritirare la squadra dal massimo campionato nazionale. Tale determinazione sarebbe un errore gravissimo ed andrebbe ad assecondare l'assurdo desiderio di qualche balordo che, evidentemente, ha deciso di impegnare il proprio tempo andando ad infastidire chi, con impegno e passione, opera nel mondo dello sport e del sociale con il solo obiettivo di far crescere la città facendone emergere il vero volto positivo e solidale. Da Sindaco e socio fondatore dello Sporting Locri rinnovo solidarietà ai dirigenti ed alle loro famiglie, reiterando affetto e vicinanza con l'invito a non disperdere l'importante realtà sportiva creata negli anni con sacrificio, impegno e passione".
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