Restano in carcere le cinque persone fermate dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio nell’ambito dell’operazione “Il Principe”.
Il gip Domenico Santoro ha trasformato in ordinanza di custodia cautelare in carcere il provvedimento messo nei confronti di Giovanni De Stefano “il principe”, e dei complici Vincenzo Morabito, Arturo Assumma, Fabio Arecchi e Francesco Votano.
A Giovanni De Stefano (unitamente ad un altro detenuto nell’ambito dell’operazione "Il Padrino"), viene contestato il ruolo di capo e promotore con compiti di direzione, decisione, pianificazione e individuazione delle azioni e delle strategie del sodalizio criminoso.
L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola