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Era a disposizione degli “amici”

Era a disposizione degli “amici”

«Dalle emergenze istruttorie è facilmente delineabile la figura di Cosimo Cherubino come un affiliato alla ‘ndrangheta che, nel corso degli anni, si è dedicato alla carriera politica sfruttando l’appoggio dei suoi sodali e ricercando il consenso anche al di fuori dello stretto territorio di appartenenza, sulla base dell’indiscutibile presupposto (connesso al suo status di partecipe) che sarebbe stato sempre “a disposizione degli amici”». È quanto scrivono i giudici del tribunale di Locri nella sentenza del processo “Falsa politica”, relativamente all’ex consigliere regionale Cosimo Cherubino, condannato a 12 anni di reclusione per partecipazione a un sodalizio criminoso operante a Siderno.

L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola

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