La sesta sezione della Corte di Cassazione, in accoglimento dei ricorsi presentati dagli avvocati Nico D’Ascola, Vittorio Pendini e Guido Contestabile, ha annullato con rinvio il decreto di confisca di tutti i beni dei fratelli Aldo ed Ercole Gaglianò.
Anche il procuratore generale della Suprema Corte aveva richiesto l’annullamento con rinvio del decreto emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Nella ricostruzione offerta dal Pg si evidenziava l’esigenza di un nuovo esame, «anche al fine di valutare l’eventuale pericolosità generica dei preposti, essendo indicate numerose condotte illecite che non sono state poi concretamente valutate dai giudici di merito».
Il collegio difensivo dei due Gagliano (originari di Cittanova ma da tempo residenti nel Nord Italia) aveva chiesto l’annullamento per violazione di legge.
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