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Waterfront, si corre ai ripari

Waterfront, si corre ai ripari

Waterfront, il Comune tenta di far partire i lavori. Ma la sfortuna che sta accompagnando questo appalto non fa dormire sonni tranquilli agli amministratori di Palazzo San Giorgio. Per tentare di evitare la perdita del finanziamento è stato deciso lo scorrimento della graduatoria della gara. Questo dopo l’inghippo arrivato a novembre scorso. La Coop Costruzioni, storica azienda bolognese, è stata in liquidazione coatta amministrativa per insolvenza. Era la capofila dell’Ati (associazione temporanea di imprese con Calgeco) che aveva vinto l’ appalto da quasi 15 milioni di euro per la riqualificazione dell’area a mare della città. Poi, però, le difficoltà economiche hanno messo tutto in bilico e l’impresa aveva annunciato a Palazzo San Giorgio che non avrebbe firmato il contratto per la realizzazione del waterfront.

Da qui la decisione di scorrere la graduatoria per poter appaltare l’opera. La seconda classificata, la “Ffc Costruzioni” è stata esclusa dalla procedura con una sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha annullato nel 2014 l’atto di ammissione della ditta alla procedura, quindi, si è arrivati alla terza. Si tratta dell’associazione temporanea d’imprese Consorzio “Research Stabile Scarl-mandante Consorzio Agp”.

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