Un'azione mirata. Un blitz pianificato. Nessun dubbio tra gli inquirenti a Messina: chi è entrato in azione per intimidire il figlio del procuratore aggiunto di Reggio, Nicola Gratteri, non solo ha agito a colpo sicuro, ma ha dimostrato consumata abilità criminale. Uno scenario che lasciano intendere i carabinieri di Messina coordinati dal procuratore Guido Lo Forte che stanno indagando sull’episodio di alcune sera fa. Quando degli sconosciuti hanno suonato al citofono qualificandosi come «agenti», ed appena il figlio del magistrato è andato a vedere chi fosse ha notato due persone col volto coperto da passamontagna scappare via velocemente. Recapitando puntualmente il messaggio che nel gergo della criminalità organizzata ha un significato preciso quanto inquietante: sappiano dove trovarti.
Mentre sul fronte della sicurezza personale a Gratteri junior è stata assegnata una tutela - una scorta discreta, ma rigorosa - sotto il profilo investigativo il pool dell’Arma sta concentrando energie e sforzi passando letteralmente al setaccio una montagna di immagini ricavate dai sistemi di video sorveglianza dell’area di Messina dove il giovane universitario risiede. L’abitazione del giovane è ubicata in un palazzo del centro cittadino con parecchi appartamenti, la maggior parte dei quali adibiti a uffici. Un monitoraggio investigativo che comunque si sta sviluppando ad ampio raggio, provando a captare anche dettagli precedentemente passati inosservati e verificatosi nei luoghi solitamente frequentati dal figlio di Nicola Gratteri.
I ministri
Sono intervenuti ieri i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, e alle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il Guardasigilli ha così commentato: «Esprimo profonda solidarietà e vicinanza, cosa che ho anche manifestato telefonicamente. Naturalmente è una vicinanza che porta con sé anche un sostegno nell’attività che da tanti anni porta avanti nel contrasto alla criminalità organizzata».
Si è invece affidato alla sua pagina Facebook il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio: «Le persone che vogliono bene alla Calabria e al nostro Paese oggi sono al fianco di Nicola Gratteri».
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