Il bar ha riaperto dopo il sequestro per essere stato il quartier generale dell'attività criminale dei fratelli e Adolfo e Cosimo Crea, fra i principali boss della 'ndrangheta torinese. I due sono stati arrestati due settimane fa nell'ambito di un'operazione che ha portato in carcere 20 persone fra Piemonte e Calabria. Al presidio hanno preso parte politici, sindacalisti, negozianti e tanti giovani. Sono intervenuti tra gli altri il sindaco Piero Fassino e l'ex procuratore Giancarlo Caselli. Un messaggio di solidarietà è arrivato anche dalla presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. "Torino rifiuta l'intimidazione e il ricatto ha detto Fassino. Non dobbiamo lasciare sole le forze dell'ordine, la magistratura, e neppure le potenziali vittime. Fare in modo che queste non abbiano paura è compito della società: la criminalità si può battere solo isolandola, facendo crescere la cultura della legalità".
Caricamento commenti
Commenta la notizia