Si terrà lunedì 29 febbraio a Palazzo Campanella la prima riunione della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dell'Area dello Stretto. "La riunione, finalizzata a fare il punto dei lavori della Conferenza - afferma Battaglia - è servita non solo per definire, ma soprattutto per suggellare la valenza di un percorso incentrato su politiche di prossimità tra le due Città Metropolitana. Ebbene, nonostante nel tempo si sia lavorato a lungo per avvicinare concretamente le due sponde, come la storia di Reggio e Messina insegna, non era mai successo prima d'ora che strumenti legislativi ad hoc facessero chiarezza e dessero man forte a quelle esigenze di accordo interistituzionale tra due sponde legate da affinità storiche, di turismo e di ambiente. Cosa che ha fatto, ricucendo lo strappo con il tempo, la legge regionale del 27 aprile 2005 che ha previsto l'istituzione della Conferenza e che è diventata anche antesignana rispetto alla recente decisione del Governo nazionale di accorpare le Autority di Gioia Tauro e quella di Messina. Adesso questa legge, votata dal Consiglio regionale, è una realtà voluta dalla politica che mette in moto la macchina della modernità". Per il presidente Ardizzone "un passaggio deve essere chiaro: nessun passo indietro verrà fatto. Procediamo convinti e determinati - ha detto- sul processo di raccordo tra le due realtà che, in quanto avvenuto con legge regionale, ha il supporto della massima democrazia e della condivisione. Con il presidente Irto e con il consigliere delegato Battaglia siamo in perfetta sintonia, consapevoli di grandi scenari che s'aprono e delle preziose opportunità in termini di sviluppo della governance del territorio. In questo contesto, Gioia Tauro resta una grande ed insostituibile risorsa in ottica euromediterranea: unica struttura portuale del Sud Europa, sulla quale ha dimostrato di credere il Governo nazionale che ha avuto il merito di mantenere, per questa via, unito lo Stretto contro una politica di crescita a lungo incentrata sui porti del Nord".
Non si tratta certo di una missione pacificatoria, ma ritengo importante la presenza del Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha voluto incontrarci a Palazzo San Giorgio per ribadire una sinergia istituzionale peraltro mai messa in discussione. L'Autorità Portuale dello Stretto è una risorsa per la Città Metropolitana di Reggio Calabria quanto per quella di Messina. Lo sosteniamo da tempo e adesso che il risultato è stato ottenuto vogliamo rilanciare riempiendo questa soluzione logistica di contenuti e risorse". Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nel corso dell'incontro con il Presidente dell'Ars. "In tempi non sospetti - ha aggiunto il sindaco Falcomatà - avevo sostenuto apertamente che la creazione di un'unica 'Port Authority' sarebbe stata la migliore soluzione per lo sviluppo dei nostri territori ed assolutamente fondamentale al processo di conurbazione tra le due sponde dello Stretto. Una visione strategica che ho condiviso con il Governo, nella persona del Ministro Graziano Delrio e dello stesso Presidente Matteo Renzi, e che oggi si è pienamente realizzata, confermando la sede dell'Autorità a Gioia Tauro come soluzione logica ed ampiamente condivisa". "Dubbi ed incertezze, ancor più se sostenute da luoghi comuni ed analisi frettolose - ha detto ancora il Sindaco di Reggio Calabria - non fermeranno questo percorso. L'Autorità portuale dello Stretto, la più grande del Mediterraneo, restituisce alle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina il ruolo di porta meridionale d'Europa. Dopo decenni di divisione il mare torna ad essere un elemento di unione, nonché una straordinaria opportunità di sviluppo per il nostro territorio". (A.A.).
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