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In campo Pm e Prefetti
per dire no a cosche

granillo

E' finita zero a zero la partita tra magistrati e prefetti, prima gara in programma allo stadio "Granillo" di Reggio Calabria del "Triangolare della legalità", manifestazione organizzata dal ministero dell'Istruzione e della ricerca, dalla Direzione antimafia, dall'Autorità nazionale anticorruzione e dall'Associazione nazionale magistrati con la collaborazione del Coni. In campo, tra i prefetti, Luca Palamara, componente del Csm. Tra i magistrati è sceso in campo il presidente del Coni Giovanni Malagò, gli ex calciatori della Reggina Francesco Cozza e Davide Franceschini. E' finita in parità, ma ha vinto lo sport, l'entusiasmo di tanti giovani che hanno riempito la Tribuna coperta dello stadio "Granillo". "E' passato un messaggio importante. Non potevamo che essere qui, oggi - ha commentato a fine gara Malagò -. La legalità nella vita è un dovere in tutti i settori. Mi sento di dire, che nello sport, più che mai. Se c'è un mondo dove la priorità è il rispetto delle regole, è e deve essere lo sport. Oggi a Locri, in una scuola abbiamo trasmesso e condiviso questo messaggio. Sono proprio le nuove generazioni che stanno trascinando e rivelando una volontà di dimostrare che accettano più di rimanere passivi, che c'è volontà, voglia di reagire e non volersi identificare a fenomeni di malcostume. Questa è una terra bellissima, con una piccola parte di ignoranza che ha dato il cattivo esempio. Secondo me, questa, è veramente una grande cosa. Oggi lo sport è il centro di tutto - ha concluso il presidente del Coni - è una di quelle cose di questo Paese che, nonostante i tanti problemi, sicuramente rappresenta un'eccellenza. E questo ci viene riconosciuto". Negli intervalli tra le diverse gare si sono esibiti in performance di vario genere gli studenti di numerose scuole superiori della città e della provincia di Reggio Calabria.

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