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Sogas, licenziamenti scongiurati

Sogas, licenziamenti scongiurati

La soluzione potrebbe essere vicina. Il vertice di ieri convocato dal prefetto Michele di Bari ha prodotto risultati utili. Entro questa sera i sindacati dovranno fornire al curatore della fallita Sogas un piano in cui si scongiurano i 20 licenziamenti annunciati e si riducono i costi del personale. I sindacati hanno accolto la proposta del prefetto rispetto alla scelta solidaristica, e hanno deciso di rimodulare orari e stipendi pur di garantire la continuità lavorativa a tutti. Una trattativa dura che, riconoscono tutti gli attori seduti al tavolo, è arrivata a buon fine grazie al determinante intervento di mediazione del rappresentante del governo sul territorio.

L'incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli enti soci della Sogas (per la Regione, Seby Romeo, per la Provincia il presidente Giuseppe Raffa, per il Comune il sindaco Falcomatà, i consiglieri Gangemi e Mauro), dei rappresentanti dei sindacati (Costantino, Scali e Falzia per la Cgil, Larizza per la Cisl, Amodeo e Cilione per la Uil), e del curatore Domenico Cataldo ha affrontato diversi aspetti della vertenza che in questi giorni ha toccato picchi elevati di tensioni sociali. Scongiurati i licenziamenti l’atmosfera è un po’ più distesa anche grazie a qualche rassicurazione del curatore Cataldo rispetto al pagamento degli stipendi prima di Natale. E in una giornata di buone notizie emerge che i 900mila euro garantiti dalla Regione potranno arrivare presto allo scalo. Il consigliere Romeo ha ribadito la disponibilità dell’ente ad erogare le risorse impegnate per il ripiano delle perdite, prima che la società fallisse. Più volte, ha spiegato Romeo, il governatore ha interloquito con il curatore fallimentare per concordare il percorso per la destinazione delle somme per la gestione ordinaria dello scalo in questa fase. Si aspetta quindi una richiesta da parte dei curatori fallimentari. E da questo punto di vista pare che sia arrivato l’impegno a formulare già nelle prossime ore la richiesta. Garanzie che arrivano anche da Palazzo San Giorgio: «Abbiamo già confermato l’impegno a versare le quote per la gestione provvisoria – dice Falcomatà – . Per troppo tempo si è continuato a spostare la polvere sotto il tappeto. É venuto il momento di accertare le reali responsabilità del disastro Sogas». L’arrivo dei finanziamenti metterebbe al sicuro il proseguimento delle attività dello scalo fino all’assegnazione del bando trentennale con cui l’Enac ha messo a gara la gestione dello scalo. In questo contesto il presidente Raffa guarda in prospettiva e annuncia «che la Provincia ha avanzato una proposta: anche se norme di salvaguardia non sono previste, ci sono delle interpretazione estensive che consetirebbero il riassorbimento di tutti i dipendenti. Noi siamo disponibili alla società unica ma non a un solo aeroporto calabrese».

Intanto i sindacati tirano un respiro di sollievo. La Filt-CGIL ringrazia «il prefetto determinante nell'indicare una soluzione positiva alla vertenza complicata e difficile dell'aeroporto per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ci sono ora le condizioni per il mantenimento in organico di tutti i lavoratori con una riduzione di orario e salario. I sindacati comunicheranno alla curatela una rimodulazione dell'organico per favorire questo processo. Il curatore ha inoltre comunicato che prima di Natale effettuerà il pagamento degli stipendi. Inoltre in una riunione informale agli uffici della Regione si è discusso anche di una eventuale richiesta di cassa integrazione. La Filt-Cgil e le organizzazioni sindacali manifestano un cauto ottimismo restando vigili e attenti sulla prosecuzione della vertenza». E Amodeo della Uil conclude: «Siamo soddisfatti dei due incontri. Ma non abbassiamo la guardia».

Nei locali dell’Archivio di Stato, in via Casalotto, a San Brunello il movimento di cittadinanza attiva presenterà le proposte per l’aeroporto dello Stretto. In occasione dell’incontro sarà presentato un report tecnico elaborato da un gruppo di studio del movimento di cittadinanza attiva, con una serie di proposte per la salvaguardia e il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto, che sta vivendo una grave crisi. Il Report costituisce una proposta base, aperta ad altri eventuali contributi qualificati, per un confronto con le istituzioni (Città metropolitane dello Stretto, Regione Calabria, Governo nazionale), le rappresentanze sociali, economiche, politiche ed associative.

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