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Ferì due carabinieri, finisce in carcere

Ferì due carabinieri, finisce in carcere

I carabinieri dei reparti operativi della Compagnia di Gioia Tauro unitamente ai militari della locale Tenenza, che hanno agito agli ordini del capitano Gabriele Lombardo, a conclusione di un blitz notturno, hanno arrestato a Rosarno Giovanni Amoroso, 51 anni, per l’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Generale della Corte di Appello di Catanzaro che nei confronti dello stesso ha emesso una condanna pari a 13 anni e sei mesi di reclusione per una serie di reati dei quali è stato ritenuto responsabile.

Si tratta di tentato omicidio, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione e porto di armi e munizionamento comune e da guerra. I fatti contestati si sono verificati in provincia di Cosenza, ovvero ad Amantea e Lago, tra il 2005 e il 2007.

Mentre il processo in Corte di Appello a Catanzaro era alle ultime battute i carabinieri hanno avviato un attento controllo dell’abitazione di Amoroso, ubicata nel centro pianigiano in via Ligabue, tentando così di prevenire un suo possibile tentativo di fuga in caso di condanna.

Amoroso già nel 2005 si era dato alla latitanza per sfuggire ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di armi e di droga ed era stato poi ammanettato nel 2007 nelle campagne di Paola dove aveva trovato asilo in un casolare nel quale erano state trovate al momento dell’arresto armi e munizioni.

Poco prima della cattura si era anche reso protagonista di un conflitto a fuoco con i carabinieri nel quale due militari erano rimasti feriti.

Considerata la sua pericolosità, dunque, i carabinieri erano impegnati in un vero e proprio monitoraggio del quartiere di Rosarno ove si trova l’abitazione con accesso al numero 13 di via Ligabue nella quale hanno fatto irruzione scoprendo che l’uomo aveva già preparato i “bagagli” per allontanarsi prima dell’esito della sentenza del processo di appello.

Amoroso, dopo le formalità di rito espletate negli uffici della Tenenza di Rosarno, è stato portato al carcere di Palmi.

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