La squadra mobile di Reggio Calabria ha fermato due nigeriani accusati di essere stati gli scafisti dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano i migranti sbarcati nel porto di Reggio Calabria il 15 gennaio scorso dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della Marina Militare Inglese al largo delle coste libiche. Ai due, Peter Samuel e Innocent Usunobun, entrambi di 28 anni, la Dda ha contestato l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con le aggravanti di aver esposto i migranti a pericolo di vita e di incolumità e di trattamento inumano e degradante. Secondo la ricostruzione della mobile, i migranti, che erano su un barcone in legno, dopo aver pagato un'ingente somma di denaro, sono partiti dalla località libica di Sabratha circa 5 ore prima di essere soccorsi. Il tutto con insufficienti scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie. Il fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto la custodia in carcere dei due.
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