Marina di Caulonia come Venezia… ma senza gondole. La pioggia battente, che si sta abbattendo sull’intero comprensorio locrideo dalla scorsa notte, ha letteralmente mandato in tilt l’intero abitato e soprattutto il quartiere marinaro. Quest’ultimo in parte risulta irraggiungibile tanto a piedi quanto con gli autoveicoli. I più fortunati che erano stati costretti ad uscire di casa per potervi fare ritorno hanno dovuto abbandonare le proprie automobili e farsi accompagnare a destinazione da amici in possesso di fuoristrada. Le fiumare Allaro e Amusa, la prima nel corso degli anni più volte foriera di morte, che lambiscono l’agglomerato urbano, e il torrente Precariti, limite di demarcazione territoriale con Stignano, hanno aumentato notevolmente il volume della loro portata. Viale Mare Jonio, per ore poteva essere soltanto attraversato in barca. La statale 106 è percorribile con estrema difficoltà e le vie interne sono una laguna. In corsi d’acqua, per ore, si sono trasformate le tre strade Provinciali che collegano Marina di Caulonia al centro storico e al retroterra collinare e montano. E alo stesso modo si presentano le arterie che dalla Statale 106 si congiungono a Placanica, Stignano, Riace e Camini.
«Nelle località Marmorè e Vasì, periferia a Sud di Marina di Caulonia – ci informa Antonella Ierace, della Protezione civile di via Boccioni - impressionanti sono gli allagamenti. In più posti stiamo intervenendo con pompe idrovore per alleviare i disagi che si stanno vivendo in alcune abitazioni». E al momento la situazione non accenna a migliorare.
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