Ha risposto per oltre due ore, difendendosi a spada tratta, l’ingegnere Giovanni Fiordaliso, il funzionario dell’Anas coinvolto, e raggiunto dalla misura degli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione “Cumbertazione”.
Il professionista reggino, secondo le contestazioni della Procura distrettuale antimafia e della Guardia di Finanza, nelle vesti di direttore dei lavori per la realizzazione dello svincolo autostradale di Rosarno avrebbe agevolato gli interessi degli imprenditori Bagalà e di conseguenza della cosca Piromalli, al vertice della holding imprenditoriale-mafiosa che riusciva a conquistare a mani basse appalti pubblici truccando le gare.
L’ingegnere Fiordaliso, affiancato dai legali di fiducia, gli avvocati Antonio Managò e Marco Gemelli, ha risposto alle domande del Gip Antonino Laganà e del pubblico ministero Luca Gelso respingendo ogni singola tesi accusatoria. Compresi i viaggi di piacere e il possesso degli orologi Rolex che, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe ricevuto in virtù dell’accordo corruttivo. Escluso già dal Gip il soggiorno a Taormina, il professionista ha spiegato la liceità del viaggio a Firenze e del possesso degli orologi di rilevante valore economico.