Locri
La città di Locri si è svegliata ancora attonita all’indomani dell’indagine “Euroscuola” condotta dai Carabinieri e dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio, che ha visto coinvolti tecnici, funzionari, professionisti accusati, a vario titolo, ed in concorso tra loro, dei reati di truffa aggravata e continuata, abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture ed altro, il tutto aggravato dalla circostanza di aver agevolato la cosca di ’ndrangheta “Cordì”. Due le scuole sottoposte a sequestro, l’istituto statale d’Arte “Panetta” e l’istituto professionale statale per l’Industria e l’Agricoltura (I.P.S.I.A.), che ospitano 800 studenti; due istituti, secondo le conclusioni dei Carabinieri del “Gruppo Locri”, «totalmente abusivi».
Fra i 15 indagati spiccano l’avvocato Luca Maio, ex consigliere provinciale (ai domiciliari), e Salvatore Calabrese, padre dell’attuale sindaco di Locri, Giovanni Calabrese (obbligo di firma). Anche loro, come le restanti 13 persone coinvolte nell’inchiesta, saranno sentiti dal Gip nei prossimi giorni: per alcuni l’interrogatorio di garanzia è stato fissato per martedì, quando proveranno a chiarire le proprie posizioni nell’indagine.
La procura ha proceduto al sequestro di beni per una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni di euro, che comprendono anche conti correnti, immobili, polizze assicurative rimesse presso “case di gioco”.
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