In silenzio davanti al Gip di Reggio le quattro persone sottoposte a fermo ieri da Polizia e Carabinieri perché accusate di estorsione, rapina e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso nei confronti di un ristoratore che si era opposto al pagamento del pizzo. Stessa strategia difensiva per le tre persone arrestate in flagranza di reato perché nella disponibilità dell'arsenale (anche mitragliatrici e armi da guerra oltre a fucili e pistole) rinvenuto dall'Arma dei Carabinieri e dalla Squadra Mobile nel corso del blitz di ieri mattina effettuato nel rione Sangiovannello a Reggio.
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