Produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente: questi i reati contestati, nei giorni scorsi, dagli agenti della Polizia di Stato a tre messinesi, il venticinquenne Filippo Tranchida, i due diciannovenni Carmelo Martino e Giuseppe Anfuso. Gli arresti sono stati compiuti nell’ambito del piano di intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Reggio Raffaele Grassi, in vista del G7 di Taormina, per cui sono stati rafforzati su tutto il territorio comunale e soprattutto nel tratto di uscita autostradale e nei pressi degli imbarcaderi le presenze delle forze dell’ordine.
Dentro il “polmone” di stoccaggio a mare in uso alle società private di navigazione, uomini della Digos e del Commissariato di Villa San Giovanni si sono insospettiti nel notare che tre giovanissimi - in coda in auto in attesa di imbarcarsi su una bidirezionale alla volta di Messina - scorgendo gli agenti hanno gettato in un cassonetto un involucro di cellophane. Gesto che, appunto, non è sfuggito all’occhio dei poliziotti che hanno rinvenuto nel cassonetto l’involucro e immediatamente fermato i tre, originari di San Filippo del Mela, centro del Messinese. I panetti erano due e contenevano cristalli di cocaina. I tre sono stati arrestati in flagranza per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti del tipo cocaina per un peso complessivo di 370 grammi. La cocaina è stata sequestrata.
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