Reggio
Ancora armi clandestine nella disponibilità della criminalità cittadina. Una nuova scoperta è stata effettuata dalla Polizia di Stato in località San Cristoforo, rione della cintura collinare di Reggio. Nello specifico gli agenti hanno rinvenuto, in un terreno sul quale è ubicato un rudere in totale stato di abbandono, 1 fucile semiautomatico con canna mozzata e matricola abrasa e 1 pistola tipo revolver calibro 352 magnum con 6 bossoli nel tamburo. Sempre nello stesso nascondiglio i poliziotti hanno rinvenuto un ciclomotore privo di targa che dagli accertamenti effettuati è risultato rubato nel giugno del 2015 ed una targa di ciclomotore rubata invece pochi settimane fa sempre in città.
L'operazione della Polizia di Stato che ha portato alla scoperta delle armi rientra nel quadro dei servizi straordinari di controllo del territorio inseriti nel piano di azione nazionale e transnazionale “Focus ‘ndrangheta”, elaborato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Le armi sono state sequestrate e già trasferite nei laboratori del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica che accerteranno se si tratti di “armi sporche” cioè se siano state già utilizzate, e dove, per commettere qualche scorribanda criminale. Armi che per tipologia potrebbero essere state impiegate per consumare danneggiamenti o intimidazioni a scopo estorsivo, oppure per commettere rapine. Una tesi sostenuta anche dal contestuale ritrovamento nella stessa area dei due ciclomotori di provenienza furtiva.
Fucile semiautomatica con canna mozzata e pistola revolver erano attentamente custodite e da una prima ricognizione degli esperti balistici della Questura erano in perfetta efficienza.
Nei giorni scorsi nel rione Sangiovannello Polizia e Carabinieri, a completamento di un'operazione congiunta, hanno scoperto una vera e propria “Santabarbara” tra armi (anche da guerra), centinaia di cartucce ed addirittura caschi da motociclisti e divise di un istituto di vigilanza privata.
«Materiale - hanno spiegato gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia - capace di armare le temibili organizzazioni del racket».(fra.t.)
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